Il fascino esercitato sull'artista americano Cy Twombly (1929-2011) dalle antiche culture greche e romane, così come il suo costante confronto con le fonti dell'antichità - in primis attraverso la lettura di poesie greche e latine ma anche tramite i numerosi viaggi attraverso l'Europa, il Medio Oriente e l'Asia centrale - è il tema della mostra attualmente in corso negli Stati Uniti, al Getty Center di Los Angeles, dal 2 agosto al 30 ottobre 2022, dal titolo Cy Twombly: Making Past Present.
Un patrimonio che l'artista ha saputo tradurre - come riferisce il direttore del J. Paul Getty Museum - nel linguaggio artistico delle avanguardie del dopoguerra, rendendo così il "passato presente" e in modi sorprendentemente immediati, vigorosi e originali.
Esemplificativo dello specifico stile di Twombly è il dipinto del 1968 Sinossi di una battaglia, dove il mito della leggendaria Battaglia di Issus condotta da Alessandro Magno nel 333 a.C. viene evocato attraverso un violento e apparentemente enigmatico diagramma di linee e numeri tratteggiati su una lavagna, piuttosto che rappresentato tradizionalmente.
La narrazione non si svolge più nella figurazione ma nel segno, e guardando il dipinto, seguendo il movimento della scrittura dell'artista, siamo comunque in grado di percepire il sentimento della storia: una consapevolezza che ha la potenza di uno squarcio di luce su un passato molto remoto.
Synopsis of a Battle, 1968, Cy Twombly. Oil-based house paint and wax crayon on canvas. Virginia Museum of Fine Arts, Richmond. Gift of Sydney and Frances Lewis, 85.451. © Cy Twombly Foundation. Photograph: Katherine Wetzel, © Virginia Museum of Fine Arts
In mostra anche sculture, fotografie e una selezione di marmi romani e bronzi greci provenienti dalla collezione personale dell'artista.
Apollo, 1975 Cy Twombly (American, 1928–2011) Oil stick, graphite, and oil paint on paper
150 × 133.2 cm (59 1/16 × 52 7/16 in.) Collection Cy Twombly Foundation © Cy Twombly Foundation Photograph: Mimmo Capone EX.2020.5.63
Leda and the Swan, 1962 Cy Twombly (American, 1928–2011) Oil, graphite, and wax crayon on canvas 190.5 × 200 cm (75 × 78 3/4 in.) The Museum of Modern Art, New York.
Acquired through the Lillie P. Bliss Bequest and the Sidney and Harriet Janis Collection (both by exchange), 1994 © Cy Twombly Foundation Digital image © The Museum of Modern
Art/Licensed by SCALA/Art Resource, NY EX.2020.5.116
By the Ionian Sea, 1988 Cy Twombly (American, 1928–2011) Bronze, oil-based paint, and graphite 31 × 58 × 50 cm (12 3/16 × 22 13/16 × 19 11/16 in.) Collection Cy Twombly Foundation © Cy Twombly Foundation EX.2020.5.79
Torso of the God Hermanubis, Roman, 100–200 CE Marble 76 × 37 × 23 cm (29 15/16 × 14 9/16 × 9 1/16 in.) Collection of Twombly Family, Rome Photograph: Alessandro Vasari
EX.2020.5.16
"Quello che sto cercando di stabilire è che l'Arte Moderna non è dislocata, ma qualcosa che ha radici, tradizione e continuità" - diceva l'artista già nel 1952.
Tuttavia, pur beneficiando sicuramente delle conquiste del gesto anti-figurativo dei colleghi Jackson Pollock e Franz Kline, il linguaggio radicale di Twombly richiese più tempo per ottenere il riconoscimento di pubblico e critica, soprattutto in patria.
Pochi anni dopo, l'artista si trasferirà definitivamente a Roma, dove i primi a mostrare interesse per il suo talento saranno Palma Bucarelli, che gli dedica la prima mostra personale alla Galleria La Tartaruga nel 1958, e il gallerista Lucio Amelio.
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