Come sta cambiando il collezionismo? Ce lo dice l'Art Basel & UBS 2025 Global Survey on Collecting
- Barbara Cortina
- 24 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Il mercato dell’arte sta vivendo una profonda trasformazione.
Una nuova generazione di collezionisti – più giovani, più globali, più consapevoli – sta ridefinendo gusti, valori e priorità, rompendo con le logiche tradizionali del passato.
Come osservato da Maddie Hampton, Associate Director presso la Beaumont Nathan, società di art advisory con sede a Londra e New York, “un gran numero di collezioni è destinato a cambiare volto nei prossimi anni. Questo momento di transizione rappresenta da parte dei collezionisti un’occasione cruciale per ampliare i propri orizzonti e formare accostamenti diversi e inediti”.
Questa evoluzione è al centro del nuovo Art Basel e UBS Survey of Global Collecting 2025, curato dall'economista culturale Dr. Clare McAndrew e presentato ieri a Parigi: si concentra sui protagonisti emergenti del collezionismo contemporaneo, i più giovani (Millennials e Gen Z) e le donne, offrendo una chiave di lettura aggiornata su come e perché si compra arte oggi.
L'indagine ha coinvolto circa 3.100 individui con un elevato patrimonio netto (HNWI) in dieci mercati principali: Stati Uniti, Regno Unito, Cina, Hong Kong, Francia, Svizzera, Germania, Brasile, Giappone e Singapore. Purtroppo l'Italia, il cui mercato dell'arte rappresenta solo il 2% della distribuzione globale, non è stata inclusa nell'indagine.
I risultati hanno analizzato le abitudini di spesa, i canali di acquisto, le motivazioni e le preferenze di raccolta.
Ecco alcuni punti chiave:
- Allocazione del patrimonio: in media, i collezionisti destinano il 20% del loro patrimonio all'arte, con la quota maggiore dedicata alla pittura. Si registra anche un notevole aumento dell'interesse per altri media, come la scultura, la fotografia e l'arte digitale.
- Interessi più ampi: sia i Millennials che la Gen Z mostrano di prediligere il cross-collecting, senza temere di affiancare alle tradizionali arti visive, beni provenienti da altri settori come luxury hand-bags, oggetti di design e cimeli sportivi.
- L'ascesa delle donne collezioniste: le donne stanno lasciando sempre più il segno nel mercato dell'arte, spendendo il 46% in più rispetto alle loro controparti maschili, in particolare a sostegno di altre donne.
- Collezionismo esperienziale: oltre metà degli acquisti (il 58%) avviene attraverso fiere, a testimoniare un crescente desiderio di partecipazione, dialogo e sostegno alla comunità artistica. Questa tendenza suggerisce che l'esperienza legata all'acquisto di un'opera d'arte in fiera - il contesto, l'interazione con i galleristi, gli artisti e altri collezionisti - è diventata importante quanto l'opera d'arte stessa.
- Visione a lungo termine: sempre più collezionisti adottano una prospettiva a lungo termine, considerando le loro collezioni non solo come investimenti ma come eredità da condividere con le generazioni future. Questo approccio enfatizza l'importanza della narrazione, del significato culturale e del legame personale con le opere d'arte, promuovendo un più profondo apprezzamento per l'arte come parte vitale del patrimonio culturale.



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